sabato 16 dicembre 2006

Medio oriente e globalizzazione: i primi contorni del conflitto - (brani tratti dal libro)


Sergio Romano: «La mondializzazione, che è un fenomeno di lunga durata e che, di per sé, è un fenomeno positivo, ha messo in discussione la prosperità di alcuni gruppi sociali che, bene o male, all’interno dello Stato nazionale erano riusciti a vivere».



Ayatollah Alì Kamenei: «Gli americani hanno i loro piani per il Medio Oriente. Anche noi ne abbiamo. Non lasceremo che gli americani impongano i loro»


Norman Podhoretz: «Con l'avvento del fascismo islamico in Medio Oriente ha preso forma una componente importante di quella che possiamo definire come Quarta Guerra Mondiale»

martedì 12 dicembre 2006

La Difesa dell'Occidente - cultura e guerre asimmetriche. Il libro, per i tipi di «Liberal Edizioni», è in uscita a febbraio 2007

Islam, Cina, Usa ed Europa sono i principali attori di una nuova realtà che facciamo fatica a capire. La cultura può diventare una traccia utile per costruire un modello interpretativo di uno scenario molto complesso che segue ormai le logiche dello scontro, come quello con l’Islam, che è solo il primo gradino di uno più grande e impegnativo, fra l’Occidente e il dragone cinese. Conflitto che i neocon americani hanno definito come «Quarta guerra mondiale» e i cui contorni si cerca di tratteggiare. Il libro di Pierre Chiartano utilizza un nuovo strumento, l’analisi culturale, con particolare attenzione al punto di vista etico-cristiano, per capire meglio la politica estera, l’economia, la politica di potenza e sicurezza che ha cambiato pelle nell’ultimo decennio. L’Occidente forte nel campo militare, economico, finanziario e tecnologico è oggi impegnato in una serie di confronti asimmettrici che ne sfidano l’egemonia, non ancora in maniera aperta ma sotterranea. Sono asimmetrici perchè le presunte debolezze delle società arretrate diventano punti di forza nel confronto fra Occidente e resto del mondo, proprio come è successo nella tragedia dell’11/09. La guerra al terrorismo dove l’intelligence elettronica e gli altri strumenti di contrasto possono fare ben poco davanti a sistemi «primitivi» adottati dal nuovo terrore, è un primo esempio di questa asimmetria. La connection sudamericana fra Ahmadinejad e Chavez, come la politica estera cinese, sono invece tutti segnali di un nuovo balance of power che va prendendo forma e che vede anche personaggi come Toni Negri e Tariq Ramadan - tanto per citarne due presenti nel libro - diventare tessere di un mosaico dove la cultura è la prima linea di una nuova guerra fredda. I cui segnali l’autore prova ad interpretare, anche attraverso il confronto con esperti come Sergio Romano. Alternando analisi e cronaca il libro cerca, in forma giornalistica, di dare al lettore strumenti per capire gli eventi internazionali, ma anche ciò che succede in casa nostra, dove le dinamiche interne sono, sempre di più, specchio di ciò che accade nel mondo.


L' Autore
Pierre Chiartano è giornalista pubblicista, da dieci anni studia la politica estera e ne scrive. Ha pubblicato saggi su Liberal e Liberal Risk e numerosi articoli su quotidiani e riviste.